Un’altra beffa per Pisa a cui vanno le briciole

Un piano di investimenti di 460 milioni di cui, però, 380 solo per Firenze ed appena 80 per Pisa: una iattura! Si disattendono gli impegni presi e non si tiene conto degli equilibri tra i due scali, con Pisa che è lo scalo centrale per voli e movimento passeggeri. Tra l’altro, la nuova pista di Peretola non verrà realizzata prima del 2025-2035: è evidente che a quella pista non crede più neppure l’ad di Toscana Aeroporti Naldi.

E in questi anni cosa facciamo? Bisogna prendere atto che quel tipo di intervento non è realizzabile né da un punto di vista strutturale né da un punto di vista di costi, bisogna investire sul potenziamento dell’aeroporto di Pisa e, soprattutto, sul collegamento tra lo scalo di Pisa ed il centro di Firenze.

Con i 460 milioni, visto che la realizzazione della pista di Firenze si allontana all’infinito, potenziamo l’aeroporto Galilei di Pisa quanto più possibile e investiamo su collegamenti ferroviari veloci ed efficienti che uniscano lo scalo pisano e la città di Firenze. Questo è il modello vincente per la Toscana per garantirne la competitività.