La cultura delle bande

I fatti avvenuti a Pisa il 15 giugno lasciano sicuramente perplessi. Per chi ancora non lo sapesse un diciassettenne è stato accoltellato da due extra-comunitari. Il ragazzo ha riferito agli agenti intervenuti di essere stato avvicinato da due giovani di colore i quali, dopo avergli chiesto una sigaretta come scusa per fermarlo, gli hanno intimato di consegnare il portafoglio. Al suo rifiuto gli hanno sferrato una coltellata.
Fatti del genere, incresciosi ovunque avvengano, hanno un particolare risalto a Pisa.
Crimini di questo tipo, già brutti in sé e per sé, possono purtroppo essere visti in una luce ancor peggiore qualora vengano considerati come un sintomo dell’emergere di una sotto-cultura delle bande.
Di cosa si tratta? Le bande sono associazioni a delinquere che nascono principalmente nei quartieri più disagiati delle grandi città. Inizialmente si tratta di gruppi molto basici, composti spesso da vicini e/o parenti, che si riuniscono per sostenersi a vicenda. Man mano che il gruppo si espande comincia a delinquere per autofinanziarsi e si dota di una struttura gerarchica. A sua volta questa struttura favorisce l’ulteriore espansione e le attività criminali cessano di essere un metodo di finanziamento per assurgere ad obiettivo centrale dell’associazione, soprattutto il traffico di droga visto che si tratta dell’attività di gran lunga più redditizia. Le enormi risorse finanziarie garantite dai narcotici permettono poi alla banda di aprire succursali in territori anche molto distanti dal luogo d’origine.
Le bande sono presenti nelle grandi metropoli in quasi tutto il mondo, ma gli USA sono attualmente il paese in cui il fenomeno ha maggiore rilevanza. Il Dipartimento di Giustizia stima che esistano oltre 30.000 bande per un totale stimato di 760.000 membri: un vero e proprio esercito. Le bande traggono il loro humus vitale dalle minoranze etniche: ecco allora che abbiamo gang afro-americane, asiatiche, latine. Tra queste ultime, spicca in particolare la Mara Salvatrucha, banda nata a Los Angeles da immigranti del Salvador, in quanto è l’unica ad aver aperto succursali anche in vari paesi europei. In Italia è particolarmente presente in Lombardia.
Anche nel nostro paese, attraverso i fenomeni migratori, stiamo raggiungendo una situazione per certi versi paragonabile a quella degli Stati Uniti. Che questo ci serva di monito per prendere provvedimenti affinché anche la situazione dell’ordine pubblico non raggiunga gli estremi statunitensi: possiamo e dobbiamo stroncare le bande sul nascere, sia investendo di più sulla sicurezza che combattendo i fenomeni culturali a monte di queste organizzazioni.