Crespina Lorenzana senza medico di famiglia, come intende intervenire l’assessore Bezzini?

Sanità, Petrucci: “Crespina Lorenzana senza medico di famiglia, come intende intervenire l’assessore Bezzini?”
Interrogazione urgente del consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Vorrei sapere se Bezzini non ritenga opportuno accelerare il processo per l’approvazione della mia proposta di legge che prevede, per quanto riguarda i medici di famiglia, che gli enti locali in convenzione possono fornire in comodato gratuito gli ambulatori”
Pisa 08/03/2022 – “Ho presentato un’interrogazione urgente all’assessore alla Sanità Bezzini perché Crespina Lorenzana è senza medico di famiglia. Ho chiesto a Bezzini se è a conoscenza della vicenda, se intende prendere iniziative e se non ritenga opportuno accelerare il processo per l’approvazione della mia proposta di legge che prevede che, per quanto riguarda i medici di famiglia, gli enti locali in convenzione possono fornire in comodato gratuito gli ambulatori” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità.
“Anche vari sindaci della provincia di Pisa hanno scritto al Governatore Giani chiedendo un intervento tempestivo visto che molte famiglie rischiano di rimanere senza medico –sottolinea Petrucci- La situazione è difficile specialmente nei territori periferici ai centri urbani principali, è sarà ancora più complicata con i prossimi pensionamenti di vari dottori di famiglia. Come Fratelli d’Italia, nell’ambito delle proposte presentate per la Sanità toscana, abbiamo sottolineato come si debba sempre di più investire sul territorio, la sfida dei prossimi anni sarà quella delle Case della Salute e degli ospedali di comunità. Le tre mega Asl, create dalla sciagurata riforma del 2015 del duo Rossi-Saccardi, si sono dimostrate inappropriate ad una governance efficace del sistema sanitario. Un modello sanitario che ha creato megalopoli ospedaliere nelle città svuotando le periferie, privando intere aree dei loro presidi sanitari, indebolendo i territori”.