Sanità, Fratelli d’Italia: “Pronto soccorso Siena, superato il limite della decenza. Barretta si assuma le proprie responsabilità!”
“Non è sufficiente dire alle persone di non recarsi più al pronto soccorso bisogna fornire loro una valida alternativa, che il sistema sanitario nazionale e regionale non hanno però ancora individuato. Barretta pretenda dalla Regione risorse e personale per gestire questa incresciosa situazione.”
Siena 27/07/2022 – “La crisi del Pronto Soccorso del Policlinico di Siena ha superato ogni limite di decenza. File di ambulanze ferme per ore all’ingresso, attese interminabili dei pazienti sia per accedervi che per essere visitati, operatori sanitari costretti ad operare a ranghi ridotti in condizioni di lavoro difficilissime con rischio di errori ed inevitabile conflittualità con i pazienti. Questo quadro, indegno di un paese civile ed ancor più di Siena, non può essere liquidato dal Direttore Generale Barretta con un invito agli assistiti a ponderare bene il loro accesso al Pronto Soccorso, invito che suona come una beffa per chi ha un problema di salute che, evidentemente, reputa grave e non altrimenti risolvibile. Bene ha fatto il sindaco De Mossi ad intervenire richiamando la Regione alle proprie responsabilità. Le stesse che deve assumersi il direttore Barretta la cui presa di posizione è da irresponsabile: visto che gestisce la sanità, perché non si adopera per mettere in campo una valida alternativa al Pronto soccorso?” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, l’assessore del Comune di Siena Francesco Michelotti ed il coordinatore comunale Fdi Enrico Tucci.
“Vogliamo fare chiarezza su due aspetti: il Policlinico è l’unico Ospedale di riferimento per oltre centomila cittadini della vecchia Area Senese (ex-Usl 30), la popolazione di riferimento ha una età media elevata e soffre spesso di pluripatologie che richiedono risposte articolate e complesse tipicamente ospedaliere. Serve un’assunzione di responsabilità da parte del direttore generale Barretta ed un coordinamento più efficace con la Direzione Sanitaria della Usl; Barretta pretenda dalla Regione il personale e le risorse che consentano di gestire questa incresciosa situazione. Lo scaricabarile non è più tollerabile! –sottolineano Petrucci, Michelotti e Tucci- Il Comune può solo facilitare e supportare. Gli assistiti, le associazioni di Volontariato e gli operatori sanitari meritano risposte adeguate, basta chiacchiere. Se, poi, il Prof. Barretta non può o non vuole procedere in questo senso può sempre dimettersi”.