Proponiamo di candidare la Tenuta di San Rossore ad essere la Coverciano del cavallo

San Rossore, Petrucci (Fdi): “Proponiamo di candidare la Tenuta di San Rossore ad essere la Coverciano del cavallo”
In Consiglio regionale è stato discusso il bilancio del Parco di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli. “Ci sono regole precise per creare un turismo verde, rispettoso dell’ambiente, ma che consideri anche l’uomo all’interno delle aree marine protette.”
Firenze 27/07/2022 – “Il Parco di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli è un inestimabile patrimonio toscano, la Tenuta di San Rossore è un luogo magico incastonato tra l’Arno a sud, il Serchio a nord, il mare a ovest. Soltanto dentro la Tenuta di San Rossore ci sono qualche decina di migliaia di metri cubi di edifici, tutti pubblici, abbandonati, vuoti, fatiscenti o che stanno per cadere. Se fossero messi a reddito potrebbero valorizzare il territorio e creare ricchezza. Lanciamo la proposta di candidare la Tenuta di San Rossore ad essere la Coverciano del cavallo, vi possono essere svolte tutte le discipline equestri. Ci sono centinaia di box inutilizzati, spazi per realizzare il museo del cavallo, spazi per un centro didattico operativo in collaborazione con il centro di incremento idrico. C’è poi la “Sterpaia” che ha 200 posti letto, sale convegni, c’è la Piaggetta con tre casolari splendidi sulla sponda del Serchio a dieci minuti dal mare restaurati con soldi pubblici: furono dati in gestione ad una cooperativa per ospitarci i richiedenti asilo, dal quel momento gli ambienti sono rimasti vuoti. Per non parlare della Villa del Gombo utilizzata una sola volta da Tony Blair, e ancora Cascine vecchie e Cascine nuove con tanti appartamenti inutilizzati” ha dichiarato il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, in occasione della discussione nell’aula del Consiglio regionale del bilancio del Parco di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli.
“E’ impensabile che un patrimonio di questo tipo non generi ricchezza ma, anzi, la necessità di un finanziamento costante. E’ possibile creare un turismo verde, rispettoso dell’ambiente ma che consideri anche l’uomo al’interno delle aree marine protette. Basti pensare alla querelle di questi giorni sulle multe alla spiaggia del Gombo: noi, per trovare una via di mezzo tra l’assalto selvaggio ed il divieto di accesso, abbiamo proposto un campo boe attrezzato con tanto di abbonamento a prezzi popolari” sottolinea Petrucci.