Aumentare il numero dei medici finanziando borse di formazione specialistica con fondi della Regione Toscana, a patto che i nuovi medici svolgano almeno per i primi 5 anni la professione sul territorio regionale.
È una mia proposta di legge discussa in Commissione Sanità del Consiglio regionale.
Nell’affrontare il tema della Sanità è necessario stigmatizzare la criticità più forte del sistema: la grave carenza di medici e infermieri, e non soltanto in ambito ospedaliero, carenza che aumenterà fortemente nei prossimi 5 anni, con una particolare attenzione ai Medici di Medicina Generale.
Il numero chiuso a Medicina, che pur è una criticità evidente, non è l’unica, né la più grave. La criticità principale consiste nello sbarramento per accedere alle scuole di specializzazione. Nel 2021 sono stati stanziati fondi per 18.847 borse di studio, a fronte di 19.449 candidati. Di queste solamente 902 sono state finanziate con fondi regionali. Nel 2020 furono finanziate 14.455 borse a fronte di 23.756 candidati, nel 2019 appena 8.920 a fronte di 18.733 candidati. Ne consegue che molti laureati in medicina non hanno accesso, o meglio, non hanno immediatamente accesso, ad una specializzazione e conseguentemente non possono avere accesso al Sistema sanitario nazionale.
Sulla base di questi dati, in assenza di un intervento nazionale, la Regione Toscana dovrebbe effettuare una stima dei medici necessari nelle varie specialità e dovrebbe finanziare con fondi regionali borse aggiuntive per le specializzazioni, vincolandole alla permanenza nel Sistema Regionale Toscano per almeno 5 anni.
Grave carenza di medici ma anche di infermieri. La mancanza di questi ultimi sta generando un vero rischio black out del sistema, e sta imponendo condizioni di lavoro non dignitose agli attuali operatori. E’ necessario aumentare le assunzioni a tempo indeterminato di un numero di infermieri adeguato rispetto alle necessità di tutto il Servizio Sanitario Regionale, tenendo particolare conto delle gravi carenze delle strutture delle Aree Interne. Nel marzo del 2021 Estar ha indetto un Concorso per assunzione “a ruolo” (a tempo indeterminato) dal quale è scaturita una graduatoria di 2206 infermieri; di questi ne sono stati assunti 170. Manca una progettazione responsabile ed un adeguato piano di assunzioni.