Comprensorio Cuoio, Petrucci (FdI): “La politica ha il dovere di sostenere il settore conciario affinché continui a competere sul mercato internazionale”
Una delegazione di Fratelli d’Italia ha incontrato l’associazione conciatori di Ponte a Egola e, successivamente, alcuni imprenditori di Santa Croce. “Il settore conciario è un esempio virtuoso di economia circolare”.
Santa Croce 15/09/2022 – Una delegazione di Fratelli d’Italia, composta dal Consigliere regionale Diego Petrucci, i candidati al Parlamento Matteo Bagnoli e Giulia Gambini, dai responsabili di FdI della zona del cuoio Fabio Mini e Katiuscia Pace, oltre al coordinatore provinciale Marco Rusconi ed al capogruppo di Fdi ad Empoli Andrea Poggianti, ha incontrato l’associazione conciatori di Ponte a Egola e, successivamente, alcuni imprenditori di Santa Croce.
“La politica ha il dovere di sostenere il settore conciario, fiore all’occhiello dell’economia toscana, affinché continui a competere sul mercato internazionale -dichiara il Consigliere Petrucci – L’inchiesta keu ha danneggiato il settore alle prese con un difficile mercato e regole giustamente molto rigide in termini di sicurezza ambientale e inquinamento. Regole che all’estero non sono presenti, motivo per cui i nostri imprenditori del cuoio si trovano a competere con concorrenti agguerriti e senza limiti. Il settore conciario nostrano è dotato, tra l’altro, di due depuratori di altissimo livello, quello di Santa Croce e quello di Ponte a Egola”.
“Il Comprensorio del Cuoio rappresenta un’eccellenza a livello mondiale, le grandi firme internazionali si servono dagli artigiani del cuoio. L’intero comparto è, poi, il miglior esempio di economia circolare – sottolinea Petrucci – A Santa Croce le pelli di scarto, invece di finire in discarica, diventano prodotti di grande pregio. Nessun animale viene ucciso per farci una cintura, la pelle degli animali macellati per il ciclo alimentare diventa rifiuto speciale, escluso per quelle pelli che vengono trattate nel Comprensorio del cuoio dove sapienti mani artigiane le trasformano in un prodotto di lusso”.