“Facciamo di Pisa la Milano della Toscana”

Diego Petrucci (FdI): “Smart city, rigenerazione urbana e una cittadella congressuale nell’ex Santa Chiara. Bravo Conti che guarda al 2050”

Gabriele Masiero “La Nazione”:

Smart city e una città capace di riappropriarsi degli spazi pubblici. E’ la proposta di Fratelli d’Italia per questo “ultimo miglio” di consigliatura e per caratterizzare la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative. Mettendo definitivamente da parte le parole d’ordine leghiste legate alla sicurezza e sposare riflessioni che guardino di più alla vocazione internazionale della città. Diego Petrucci, consigliere regionale meloniano e leader del partito in città, nei giorni scorsi ha partecipato a un vertice di maggioranza insieme al sindaco Michele Conti.

E’ arrivata la svolta che avevate chiesto subito dopo il successo delle politiche?

“Con gli alleati e il sindaco abbiamo condiviso le strategie per il futuro immediato e prossimo. Che sono strettamente legate”.

Quali?

“Puntare sulla Smart City, ovvero costruire una città che crea opportunità e occupazione, partendo dal fatto che Pisa forma migliaia di talenti l’anno; dobbiamo creare le condizioni per farne restare il più possibile. Da Galileo a Virgo, passando per l’internet Festival, Pisa infatti è una culla del sapere e della ricerca, dobbiamo imparare a farne tesoro puntando a essere la Milano della Toscana. Una città veloce, che guarda all’Europa e progetta un’adeguata cittadella congressuale nell’area del Santa Chiara, realizzando parcheggi intelligenti, sfruttando navette elettriche e creando centinaia di nuovi posti di lavoro”.

La sfida del trasporto pubblico è decisiva.

“Dobbiamo investire sui bus elettrici, anche per portare i tifosi che vogliono raggiungere lo stadio, alleggerendo lo stress per i residenti di Porta a Lucca, e realizzare al più presto una circolare dei lungarni. E puntare forte sulla rigenerazione urbana per non consumare nuovo suolo”.

Avete già qualche idea?

“Di più. Abbiamo progetti. Ai quali sta già lavorando l’assessore Raffaele Latrofa. Presto incontreremo l’assessore regionale Leonardo Marras per parlare del destino di via Zamenhof, dove può nascere una ‘casa’ per nuove startup. La sicurezza si persegue con la doverosa repressione dei reati, ma anche recuperando spazi abbandonati per aumentare le occasioni di socialità per i giovani come ha fatto il sindaco Tomasi a Pistoia”.

Ad esempio, quali?

“Due opzioni si possono mettere in campo subito. Il Giardino Scotto può diventare un luogo dove cenare o fare aperitivo in compagnia e mi aspetto che esca a inizio 2023 un bando pubblico per affidare la gestione di bar e ristorante. E in pochi mesi è possibile anche impostare le procedure amministrative per sfruttare al meglio le sponde dell’Arno nel più complessivo piano della navigabilità del fiume, creando nuova socialità tra i ponti dell’Aurelia e del Cep. Auspico infine un intervento nell’area prospiciente gli ex magazzini comunali di via Andrea Pisano, per metterla a servizio del quartiere, eliminando fenomeni di marginalità”.

Per fare tutto questo servono tanti soldi.

“Sono a disposizione per fare squadra e ottenere il supporto del Governo. Il progetto fondamentale è la cittadella congressuale al Santa Chiara, che può trasformare Pisa in capitale europea della congressistica e un grande volano di sviluppo sfruttando la stazione ferroviaria di San Rossore, con un percorso pedonale dedicato e coperto fino a piazza dei Miracoli, anche con tappeti mobili, e il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina. Serve un nuovo linguaggio e un nuovo progetto per Pisa: bella l’idea di Conti di Pisa 2050”.