Abbiamo presentato un’interrogazione per far luce su quanto sta accadendo all’interno del Centro Trapianti. Estar ha bandito un concorso per il Centro per assumere un chirurgo. Ma qual è il senso di assumere altro personale in un Centro da cui i medici sembrano scappare, caricando di ulteriori costi il sistema?
Come è possibile che la Regione non sia stata in grado di preservare un’eccellenza come il Centro Trapianti di Fegato di Pisa? Siamo molto preoccupati da questa ennesima criticità che emerge dall’Ospedale di Cisanello, e abbiamo presentato un’interrogazione per fare luce su quanto sta accadendo all’interno del Centro Trapianti, per vedere se vi siano delle responsabilità sia della Direzione della Struttura che dei vertici dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana.
Il Centro Trapianti di Fegato di Pisa fu creato dal Prof. Filipponi nel ‘96 e da allora è sempre stato un fiore all’occhiello della sanità italiana. Negli ultimi anni, dopo il pensionamento del luminare Filipponi era subentrato il Prof. De Simone con non poche polemiche.
Ha preferito alla star dei trapianti Prof. Paolo Muiesan che fu, invece, collocato a Firenze dove i trapianti non si facevano. Erano emerse criticità segnalate anche dal Centro Nazionale Trapianti che aveva definito il Centro di Pisa scarsamente innovativo.
Sembra che negli ultimi anni, a causa di contrasti interni, la metà dei chirurghi dell’equipe si sarebbe licenziata o trasferita in altre unità della Aoup. Lo stesso sembra accada con il personale infermieristico. Una diaspora che ha depauperato un patrimonio di altissime competenze regionali. Pare, inoltre, che nel Centro i risultati siano in netto peggioramento. Dalle segnalazioni ricevute risulta un tasso di mortalità e complicanze elevato. I dati inoltre evidenziano anche un’incapacità a sfruttare le risorse donative della Toscana con oltre venti organi ceduti “in eccedenza” ad altre regioni dove sono, poi, stati trapiantati. Sembra che sempre più toscani in attesa di trapianto si siano rivolti a strutture extra regione toscana come ad attestare una scarsa fiducia nel sistema”.
Siamo di fronte a segnalazioni che, se confermate, sarebbero di gravissima portata e potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza del Centro stesso. Risulterebbe anche un danno economico, poiché ogni organo ceduto dalla Toscana e non trapiantato nella regione comporta una perdita del cosiddetto Drg (Raggruppamento omogeneo di diagnosi). A questo va sommato il costo da rimborsare ad altre regioni per la fuga di pazienti toscani. In tutta questa situazione risulta bandito da Estar un concorso specifico per il Centro per assumere un chirurgo. Ma qual è il senso di bandire un concorso per assumere altro personale in un Centro da cui i medici sembrano scappare, caricando così di ulteriori costi il sistema?