Dopo l’aut aut dell’Anticorruzione, Giani si degnerà di rimuovere Damone?
Damone è coinvolto nell’inchiesta sui concorsi nel policlinico fiorentino di Careggi. Su cosa sta ancora riflettendo Giani? Teme che per licenziare Damone, dopo averlo rinnovato due anni fa, dovrebbe motivare la decisione elencando tutti i problemi e le mancanze di Careggi?
Dopo l’aut aut dell’Anticorruzione, Giani si degnerà di rimuovere Damone? C’è voluto un organismo nazionale come l’Anac ad invitare il Governatore della Toscana a prendere una decisione sulla posizione di Rocco Damone, direttore generale di Careggi, coinvolto nell’inchiesta sui concorsi nel policlinico fiorentino. La richiesta è di novembre e, adesso, Giani ha 15 giorni, entro fine marzo, per prendere una decisione. Dal 21 febbraio scorso Damone è sospeso, ma per l’Anticorruzione già prima potevano esserci i presupposti per un allontanamento, e Giani può rimuovere un direttore generale indipendentemente dalle inchieste penali. E allora perché sta temporeggiando come “il re tentenna”?
La cosa grave è che Giani avrebbe potuto rimuovere Damone lo scorso anno quando sono scaduti i direttori generali delle tre Asl perché avrebbe potuto avviare una normale rotazione dei dg. Ora, a meno di un anno dalla fine del mandato, può solo licenziare Damone ma deve motivare il provvedimento con ragioni tecnico-sanitarie. È questo che Giani teme? Il dover ossia elencare tutti i problemi e le mancanze di Careggi che rendono necessario licenziare Damone più di due anni dopo averlo rinnovato? La vicenda di Damone rappresenta quello che sta succedendo nella sanità toscana da troppi anni. Giani ne era a conoscenza e, nonostante ciò, lo ha confermato due anni fa diventando di fatto complice di quel sistema. Adesso sta disperatamente cercando di rimediare una situazione già ormai compromessa”.