Il nostro SSR deve ripartire da un nuovo modello organizzativo

Incontreremo la intersindacale medica. Il nostro SSR deve ripartire da un nuovo modello organizzativo.
Nella nostra Regione ci sono anche pratiche positive al fine di garantire un servizio efficace ed efficiente, come la stretta collaborazione tra Azienda Universitaria e area vasta Sud-Est.

Invitiamo la Intersindacale medica della Toscana ad un confronto sui temi dibattuti oggi al Teatro della Compagnia. Le segnalazioni quotidiane che ci arrivano da ogni parte della Toscana denunciano una situazione senza precedenti in cui ci sono cittadini che devono aspettare oltre un anno per fare una visita, un esame o un’operazione. Per non parlare del grave stato in cui versano i nostri pronto soccorso e del gravissimo problema della sicurezza dei nostri operatori sanitari che non viene affrontato con sufficiente attenzione da parte del centro-sinistra. Di fronte a tutto questo vediamo pochissime idee da parte della giunta Giani e in particolare dell’assessore Bezzini.
Noi invece riteniamo da tempo che il nostro sistema sanitario regionale debba ripartire da un nuovo modello organizzativo. In questi anni abbiamo scoperto il moltiplicarsi dei ruoli apicali nell’amministrazione sanitaria che sicuramente non è utile ai cittadini per avere un servizio adeguato, ma è utile a qualcuno per accontentare i cosiddetti ‘amici degli amici’.
Stiamo portando avanti un approfondito lavoro d’indagine sui metodi gestionali delle Aziende Sanitarie e guardiamo con attenzione a quanto sta accadendo a Siena e nella Area Vasta Sud-Est dove assistiamo ad un’inversione di tendenza.