Politica, cultura, informazione e poi montagna e, soprattutto, cavalli e maremma, le passioni di mio padre che anche quest’anno abbiamo cercato di ripercorrere lungo i solchi che lui stesso aveva tracciato.
Lo abbiamo fatto assegnando il Premio Lab “99, che richiama il mensile che Sem dirigeva, a Michele Conti eletto Sindaco per la seconda volta della città nella quale, dopo averne girate così tante, aveva deciso di abitare; e quest’anno dedicando al ricordo di Sem anche due altri riconoscimenti, “passione montagna” e “passione maremma”.
Il primo è andato a Gregorio Ceccarelli di Pian degli Ontani che ha stravinto la sua folle scommessa di produrre vino a “Quota 1.100” metri di altitudine, al Quercio, nella costa, anzi nelle ‘costi’ davanti a Pian degli Ontani, così dimostrando a tutti come la montagna possa essere, oltre a tutto, anche terra di vino. Si chiama viticoltura eroica l’arte di produrre vino in montagna e Gregorio ce ne ha dato prova al termine della serata offrendo una degustazione dei suoi tre vini, il bianco, il rose’, ed il nero. Chi volesse assaggiarlo può passare dalla ‘Baracchina Veleno’ dell’Hotel Sichi di Pian degli Ontani.
La ‘passione maremma’ è andata, invece, a Federico Forci, figlio e nipote d’arte, che ha portato i suoi ‘cavalli in libertà’ maremmani e Monterufolini ad esibirsi insieme a lui senza sella, ne’ briglie, cavezze o altro. Anche Federico ha vinto la sua folle scommessa, facendo ciò che a nessun altro, almeno con i maremmani, era riuscito a fare e dimostrando, come Gregorio, quanto il “nostro” eppure non sia da meno!
Ecco tra le tante cose che mi ha trasmesso il mio babbo, una delle più preziose, probabilmente, è la voglia di cercare.