Toscana una sfida bellissima! (Post lungo, per chi ne ha voglia…)
A volte penso che il mio ottimismo mi dia una realtà distorta, in verità…. Approfitto di questi giorni per studiare un po’ di cose che mi ero lasciato indietro, tra questi il rapporto annuale di IRPET (una sorta di Istat toscano). Quello che emerge è un quadro regionale tutto sommato positivo, dove i fondamentali stanno bene!
Tra gennaio e marzo di quest’anno gli avviamenti sopravanzano di 52 mila unità le cessazioni dei rapporti di lavoro alle dipendenze; valore superiore allo stesso periodo del 2021, 2022, ed anche del 2019! E l’aumento è in positivo in tutti i settori escluso il comparto finanziario e assicurativo. Ed è previsto anche per il resto dell’anno.
Nel 2022 il numero di contratti a termine trasformatosi in contratti indeterminati è stato il più alto degli ultimi 13 anni.
Il PIL cresce del 4,1% rispetto ad un dato nazionale che cresce del 3,8%.
Preoccupa l’inflazione, per la quale, a mio parere, dobbiamo ringraziare le scelte sciagurate di Conte, del M5S e di chi li ha sostenuti (tutti a parte FdI); il 110 per cento è stata un bolla inflativa devastante!!! Ma il graduale rientro dei prezzi e le politiche del governo Meloni sul taglio del cuneo fiscale, che si concretizzeranno per i contribuenti con meno di 35 mila euro di imponibile, in 100 euro in più al mese, vale a dire una mensilità in più su base annua, dovrebbe attutire questo effetto.
Quello che preoccupa maggiormente è, invece, la faticosa ricerca di lavoro da parte delle imprese toscane: difficoltà dovute prevalentemente alla mancanza di candidati (48%), mentre sono minoritarie motivazioni riguardanti la qualità della domanda o dell’offerta… ci sarebbe da dire che più che il lavoro manca la voglia di lavorare!
La Toscana sta benino
Insomma la Toscana sta benino e questo nonostante un governo regionale insufficiente e non all’altezza della sfida: nessuna politica sul lavoro, nessun sostegno concreto alle imprese, non abbiamo strumenti (quale una finanziaria regionale o una agenzia ) capaci di sostenere le nostre aziende e le nostre eccellenze nel mondo. Un sistema infrastrutturale devastato e non competitivo, una serie di dubbi irrisolti da anni (questione aeroporti). Totale mancanza di politiche di sviluppo, se non finanziamenti a pioggia senza un quadro strategico di fondo. La sanità che scoppia, milioni di metri quadrati di immobili pubblici abbandonati, interi territori abbandonati, beni culturali, siti archeologici e monumenti, opere d’arte, non valorizzati. Politiche vetero ambientaliste e ideologiche che bloccano sviluppo e voglia di fare!
La Toscana nonostante tutto sta benino, pensate se riuscissimo a farla stare bene!