Giani ciarla, il Governo non taglia sulla sanità!

Giani ciarla, il Governo non taglia sulla sanità. Se i servizi vengono meno è solo responsabilità della Regione.

Anche oggi il governatore Giani prosegue la litania per cui il Governo Meloni sarebbe intenzionato a ridurre le risorse per la sanità. Ieri diceva che sarebbero mancati i fondi per le future case di comunità, oggi si dice preoccupato per la prossima manovra di bilancio. A quanto pare, lo sport di fine estate preferito dal Presidente di Regione è ciarlare sull’operato del Governo e diffondere notizie palesemente false.

Ribadisco, ancora una volta, che il Governo Meloni è quello che ha investito più di tutti in sanità e che il Ministro Schillaci è alla costante ricerca di nuove risorse per garantire stipendi adeguati al personale e un numero sufficiente di medici e infermieri. Vediamo, invece, che il governatore Giani e la sua giunta sono solo in grado di chiedere più soldi a Sanità: Allarme tagli. Giani e Bezzini facciano chiarezza fronte di una organizzazione che è ormai diventata una macchina degli sprechi. E sono proprio quegli sprechi che non permettono ai cittadini di avere un servizio adeguato.
Come è possibile che si moltiplichino i ruoli dirigenziali all’interno delle nostre Asl? Come è possibile che la Regione non abbia speso tutti i soldi stanziati da Roma per abbattere le liste d’attesa? E poi, come è possibile che la centrale unica di acquisti – Estar – non sia stata in grado di fare le previste economie di spesa?

Giani prima di urlare al lupo e allarmare i cittadini, farebbe bene a pensare ad una seria riforma del nostro sistema sanitario regionale che parta da un semplice presupposto: massimizzare le risorse a disposizione e avviare una valutazione seria sugli eventuali sprechi delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere-Universitarie. Se i servizi sanitari regionali non sono adeguati, non può puntare il dito su Roma ma è solo responsabilità della sua Giunta.