“Sul tema degli agricoltori ribadisco che l’approccio ideologico, finora tenuto in Europa, è stato sbagliato: non si può scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale”- ha detto ieri il premier Giorgia Meloni davanti ai giornalisti, auspicando che questo approccio sia cambiato dopo le elezioni europee.
Qualche giorno fa, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, (Masaf) Francesco Lollobrigida, ha incontrato gli agricoltori e condivide le loro richieste. In un intervista Lollobrigida ha ricordato tutte le misure che ha preso il governo Meloni a loro sostegno in questi 16 mesi.
Lollobrigida ha detto: “Abbiamo investito 2 miliardi di euro aggiuntivi sui contratti di filiera e siamo capofila sulla ricerca”.
Proprio ieri il ministero che dirige (Masaf) Lollobrigida, ha istituito un tavolo permanente per la difesa del reddito degli agricoltori, e vede come prima misura in loro sostegno è restituire una parte dell’Irpef per i piccoli imprenditori agricoli. L’Italia, a differenza di altri governi UE ha mantenuto le agevolazioni sul gasolio agricolo. Sul pagamento degli indennizzi, Agea è stata puntuale, erogando oltre 2 miliardi e mezzo di euro della Pac alla scadenza di metà ottobre.
Sulle assicurazioni agevolate per il 2022 e il 2023 sono già erogati 190 milioni di euro, che altrimenti avrebbero dovuto pagare gli agricoltori. Abbiamo introdotto il nuovo fondo di 300 milioni per contrastare le emergenze, e sostenendo settori e filiere in crisi, come ad esempio la pera e il kiwi con 23 milioni di euro.
Abbiamo incrementato il programma dell’agrisolare, i pannelli sui tetti che non consumano terreno agricolo, superando il vincolo dell’autoconsumo, mettendo in campo, complessivamente, 2,3 miliardi di euro.
Oltre 850 milioni di euro gestiti dai consorzi di bonifica, con opere che consentiranno di ridurre la dispersione idrica e gli sprechi.
Sul tema della ricerca siamo capofila anche in Europa, per lo sviluppo di sementi sempre più resistenti ai cambiamenti climatici, attraverso un processo di selezione avanzato che però mantiene fermo il nostro no agli Ogm.
Giunto il tempo di analizzare gli esiti delle politiche finora poste in essere dall’Unione Europea
Credo che sia giunto il tempo di analizzare gli esiti delle politiche finora poste in essere dall’Unione Europea, valutandoli pragmaticamente.
Quelli che hanno sostenuto fino ad oggi che dove c’è un agricoltore c’è un problema per l’ambiente hanno sbagliato prospettiva, dove non c’è agricoltura non c’è tutela dell’ambiente.
Cancellare l’obbligo di non coltivare il 4% del superficie per i piccoli proprietari terrieri e difendere gli agricoltori dalla concorrenza sleale che non rispetta i stessi condizioni dell’eliminazione dei fertilizzanti che in Europa è meno di 20%.
Anche l’europarlamentare e capodelegazione di Fratelli d’Italia in Parlamento Europeo, Carlo Fidanza ha ribadito in un intervista che il Green Deal, così imposto non va bene.
“La sinistra gialla, rossa e verde a Bruxelles ha sempre sostenuto le eurofollie green che stanno mettendo in ginocchio gli agricoltori, che ora giustamente protestano contro questa Unione Europea.
Grillini e piddini, prima di provare a darci lezioni, dovrebbero chiedere scusa agli agricoltori che in questi anni hanno contribuito a massacrare”.