Fratelli d’Italia presenta la proposta di legge nazionale e regionale per la Montagna

legge regionale e nazionale per la montagna

Fratelli d’Italia presenta la proposta di Legge Nazionale e Regionale per la Montagna: “Presenza dell’uomo fondamentale per lo sviluppo turistico e ambientale del territorio”.

Pistoia, 24 febbraio 2024: Nell’ambito della seconda giornata degli Stati Generali della Montagna di Fratelli d’Italia, sono state presentate per la prima volta ad Abetone-Cutigliano la proposta di legge nazionale e regionale di FdI per la montagna.

“Le azioni del governo vanno nella direzione della valorizzazione delle zone montane. Le aree interne, e le peculiarità della montagna sono da sempre una priorità per il nostro esecutivo. Il DdL Montagna, approvato la scorsa settimana in Consiglio dei Ministri, dimostra che stiamo facendo un lavoro ragionevole e concreto, che ha l’obiettivo di definire, in maniera strutturale, il superamento di quelli che sono gli attuali gap. I cittadini delle zone montane rischiano infatti la condanna ad essere di serie B, rispetto alle comunità delle città metropolitane, a causa di carenza di infrastrutture, servizi, sanità, scuola, comunicazione. Questo governo garantisce che le promesse sono sinonimo di fatti” ha riferito il deputato Chiara La Porta nel corso del secondo convegno degli Stati Generali della Montagna di Fratelli d’Italia.

“Sogno il momento in cui la montagna non avrà bisogno di contributi per esistere – ha detto il deputato Walter Rizzetto – per ora, invece, la politica deve starle accanto. Come Fratelli d’Italia presenteremo alla Camera, dopo un passaggio in Commissione Lavoro, una proposta di legge che ha l’obiettivo di superare i principali problemi della montagna: spopolamento, mancanza di lavoro e difficoltà di accesso ai servizi (trasporti, scuola, sanità…). Cercheremo di strutturare quelle che abbiamo chiamato Zone franche montane perché non tutta la montagna è zona franca. Le Zone franche montane saranno individuate secondo il numero dei residenti, l’altitudine, il rischio recessione economica, l’altitudine e il calo demografico. E sulla base di queste zone saranno dati incentivi e contributi a cittadini e imprese”.

“La nostra proposta – ha spiegato il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi, che promuove il testo assieme al collega Petrucci – parte dal principio per cui la presenza dell’uomo non è negativa nei confronti dell’ambiente: per questo serve un sostegno strutturale all’Appennino, non bastano i contributi a pioggia. Si tratta di una serie di modifiche alla legge regionale per i custodi della montagna. In particolare proponiamo incentivi per favorire la residenza di giovani coppie che scelgono di trasferirsi nei territori montani; contributi economici alle imprese che svolgono attività forestali, zootecniche, agricole, il cui ruolo è fondamentale nella cura del territorio; sostegni economici per rinnovare le strutture ricettive, anche rendendole più accessibili a coloro che hanno difficoltà motorie; contributo agli istituti scolastici per sostenere lo svolgimento delle gite e attività didattiche nei comprensori montani della Regione Toscana. E sostegni ai Comuni montani che decidono di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente abbattendo i costi di costruzione e gli oneri di urbanizzazione.

Per quanto riguarda l’ultimo punto, pensiamo che la Regione Toscana dovrebbe investire almeno 5 milioni di euro che possano sostenere fino al 60% di abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Al di là del valore paesaggistico e sociale, mantenere e rilanciare i presidi sulla Montagna è interesse di tutti, come purtroppo dimostra la drammatica alluvione di novembre: se il territorio non è presidiato dall’uomo, il rischio idrogeologico aumenta, e la montagna è a rischio spopolamento più di ogni altra zona della nostra Regione”.