C’è bisogno di una conferenza programmatica in vista delle prossime Regionali

diego petrucci conferenza programmativa
C’è bisogno di una conferenza programmatica in vista delle prossime Regionali, i partiti si assumano la responsabilità di scrivere il programma.
Come si vince in Toscana? Costruendo una alternativa di Governo: serve un nuovo patto sociale
In Toscana si vince con una idea di Toscana diversa da quella che ci consegnano Giani ed il PD, non con ricette sbiadite. Né con calcoli matematici ma costruendo una reale alternativa alle politiche vecchie della sinistra. A partire da come si pensa di governare la sanità, al sistema infrastrutturale, fino alla definizione di un nuovo patto con le periferie e un piano straordinario per gli impianti sportivi e l’edilizia popolare. E poi parliamo di lavoro.
Il civismo è importante purché sia realmente civico. Se lo compongono e invocano sindaci eletti con i voti dei partiti e, in molti casi, con la tessera in tasca, serve a poco. Si deve avere la forza di allargare veramente.
Per quanto riguarda la sanità, lo diciamo da anni: la politica deve rimanerne fuori. Noi dobbiamo sostituire la moltiplicazione dei primariati che ha prodotto la sinistra, con una moltiplicazione dei servizi e dei luoghi dove riceverli!
Serve un patto sociale con le farmacie che possono diventare i presidi sanitari più vicini al territorio capaci di dispensare servizi e prestazioni: in Toscana ne abbiamo 1500, ma la sinistra continua a bloccare una vera legge sulla Farmacia dei Servizi! Così come dobbiamo essere più coraggiosi nello sviluppare i servizi e le prestazioni domiciliari
La Toscana ha un sistema infrastrutturale non all’altezza del suo tessuto produttivo e sociale.
Ciò di cui ha bisogno la Toscana è una spinta propulsiva che la faccia arrivare nel terzo millennio.
Lo sport è il miglior antidoto alla devianza per i giovani e serve a prevenire le malattie per i meno giovani, ma abbiamo pochi impianti sportivi e quelli che ci sono risultano troppo spesso fatiscenti o addirittura chiusi! La Regione non sa quanti impianti sportivi ci siano e in che condizioni si trovino.
Serve un vero piano regionale per lo sport chiamando a raccolta le società sportive, i nostri campioni, e i direttori scolastici. Nei nostri quartieri non esistono campini da calcio liberi e fruibili: le palestre e gli spazi verdi e sportivi delle scuole vanno aperti nel pomeriggio per gli alunni di quelle scuole sul modello dei campus americani.
Abbiamo poco meno di 50 mila case popolari ed il dieci per cento è vuoto perché non si hanno i soldi per ristrutturarle, serve un’idea. Noi abbiamo messo in campo la nostra proposta sui riscatti che porterebbero 200 milioni in cassa da reinvestire nel recupero degli alloggi sfitti e per costruirne di nuovi!
I cittadini hanno bisogno di proposte e risposte concrete a problemi concreti.