Primo passo del Governo verso il comprensorio

Cuoio. Petrucci (FdI): “Primo passo del Governo verso il comprensorio grazie alla disponibilità del Ministro Urso e alla nostra azione. L’incontro di oggi segna una nuova fase. La propaganda antigovernativa del Pd è dannosa”.

Roma, 4 ottobre 2024: Ieri pomeriggio il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha ricevuto una delegazione costituita dai sindaci del Comprensorio del Cuoio (il sindaco di Santa Croce sull’Arno Roberto Giannoni, il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio mini, quello di Santa Maria a Monte Manuela del Grande, il Vicesindaco di San Miniato Azzurra Bonaccorsi, il sindaco di Montopoli in Vald’Arno Linda Vanni e il sindaco di Fucecchio Emma Donnini) e rappresentanti delle associazioni di categoria (il vicepresidente dell’Associazione conciatori Santa Croce Sull’Arno Roberto Lupi, il presidente del Consorzio conciatori Ponte a Egola Michele Matteoli, il presidente e il direttore di Assa -Associazione Lavorazioni Conto Terzi di Santa Croce sull’Arno- Alberto Giannangeli e Gionata Moroni e il vicepresidente di Consorzio Toscana Manifatture Luca Sani) accompagnati dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci.

“Ringraziamo il Ministro Urso per essere stato fin da subito disponibile ad ascoltare le esigenze del settore – ha dichiarato il consigliere regionale Petrucci a conclusione dell’incontro -. Era necessario aprire un focus sul conciario ed il calzaturiero rispetto al più ampio ambito della moda e l’incontro di oggi è stato il primo passo per raggiungere un obiettivo comune.
La vera novità è questa nuova interlocuzione diretta e senza filtri tra il Comprensorio ed il Governo, a dimostrazione che a Roma si riconosce il valore inestimabile del Comprensorio toscano che produce il 98% del cuoio da suola e il 35% delle pelli a livello nazionale.

Mi auguro che la Regione Toscana voglia placare la inopportuna campagna propagandistica contro il Governo Meloni, che ad altro non serve se non a logorare i rapporti con Roma. L’incontro di oggi va anche nella direzione di ricostruire un dialogo tra la Toscana e il Governo. Pensiamo che questo non sia il momento di fare campagna elettorale ma di lavorare di concerto per il bene del territorio e di una produzione artigianale unica nel contesto internazionale”.