All’interno della Missione di S.Francisco del Consiglio regionale ho chiesto di poter visitare un ospedale, così da poter vedere un modello differente dal nostro. E come sempre, ritengo, che il trucco stia nel saper imparare dagli altri le cose che sanno far meglio.
Sicuramente il modello americano, che pure è assolutamente diverso da come ci raccontano, ha una impostazione di base non condivisibile, ma altrettanto ha degli elementi di efficienza straordinari e una capacità di raccolta fondi da parte di privati che dovrebbe essere tenuta in forte considerazione. Tre cose mi hanno colpito in modo particolare.
1) Gli spazi sono belli, puliti, ordinati, nuovi; le stanze di degenza assomigliano molto più a camere di alberghi di alto livello che ad un ospedale italiano. I corridoi sono ampi e luminosi con numerose postazioni per il personale sanitario. Le sale d’attesa sono accoglienti e comode, con spazi bar, store e musica di sottofondo.
2) Le sale operatorie (a domanda risposta) sono funzionanti 7 giorni su 7, H24.
3) Il rapporto profondo e l’interconnessione tra finanziamenti, ricerca e cura.
Tre elementi questi che a mio giudizio dimostrano che più che avere più soldi anche la nostra sanità avrebbe bisogno di spendere meglio i tanti già a disposizione. Un esempio su tutti gli ospedali nuovi di Pisa, Lucca, Prato, e Massa non penso siano costati meno, sicuramente sono stati realizzati molto peggio.