Case popolari, FdI: “La Regione deve riconoscere il valore della storicità della residenza ai fini dell’attribuzione di un punteggio premiale”
“Come gruppo consiliare abbiamo presentato una mozione con la quale, coerentemente con le azioni già messe in campo dal Consigliere regionale Diego Petrucci, vogliamo impegni precisi e chiari affinché la Regione Toscana riconosca il valore della storicità della residenza ai fini dell’attribuzione di un punteggio premiale con riferimento all’assegnazione degli alloggi Erp -dichiara la Consigliera comunale di Pisa FdI-Pisa nel Cuore, Giulia Gambini, il cui gruppo consiliare ha organizzato stamani una conferenza stampa in Comune- Come partito crediamo fortemente che non si debba penalizzare ma sostenere chi, con fatica e sacrificio, stabilisce legami con il territorio nei confronti del quale nutre e matura legittime aspettative di sostegno. Come partito vogliamo essere al fianco di chi decide di contribuire alla crescita del territorio decidendo di lavorare, di vivere, di contribuire, di mandare i propri figli a scuola e di integrarsi nel territorio maturando delle aspettative meritevoli di tutela concreta. Ci batteremo per questo perché non possiamo tollerare che i sacrifici vengano ignorati e cancellati discriminando chi si muove nelle regole”.
“È una follia sganciare l’assegnazione degli alloggi popolari dagli anni di residenza -ribadisce il Consigliere regionale Diego Petrucci– E’ inaccettabile che anche chi arriva in Italia da un giorno, abbia le stesse possibilità di un cittadino la cui famiglia ha versato per anni le tasse. Non dimentichiamoci che questi immobili sono stati costruiti col sudore e la fatica dei nostri genitori e dei nostri nonni. È evidente come il Pd voglia aprire l’edilizia sociale a migliaia di extracomunitari, che arriveranno nelle nostre città attratti dalla politica del “bengodi” e del permissivismo. In Toscana ci sono 24.000 famiglie a rischio sfratto e 60.000 che pagano l’affitto in modo irregolare”.
“Gli alloggi popolari sono parte fondamentale del welfare. I requisiti per l’assegnazione delle case popolari devono tenere conto dei 5 anni di residenza per non innescare una guerra tra poveri- sottolineano gli assessori comunali di Pisa Filippo Bedini e Raffaele Latrofa– La modifica della legge regionale stravolge i criteri di assegnazione, così facendo i cittadini italiani finiscono per essere discriminati, superati nelle graduatorie anche da chi è arrivato da poco sul territorio italiano e toscano”.
Alla conferenza stampa era presente anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia Pisa Nel Cuore, Maurizio Nerini.