Sanità. L’Elba rimarrà senza cardiologo, endocrinologo e nefrologo

elba medici mancano

Sanità. Petrucci e Lanera (FdI): “L’Elba rimarrà senza cardiologo, endocrinologo e nefrologo. La Regione intervenga prima dell’inizio della stagione estiva”.

Petrucci: “Il Consiglio regionale voti la mia proposta di legge al Parlamento sugli incentivi ai medici che scelgono di lavorare nelle isole e aree interne”

Firenze, 15 maggio 2024: “E’ inutile fare i bandi per le zone periferiche – dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci – se poi queste vengono sguarnite di medici essenziali come il cardiologo, l’endocrinologo e il nefrologo. Ho presentato in Consiglio regionale, ormai oltre due anni fa, una proposta di legge al Parlamento per garantire sufficienti incentivi ai medici che scelgono di lavorare nelle cosiddette zone periferiche. Mi chiedo perché dopo tutto questo tempo, questa proposta di legge non sia ancora stata discussa in Commissione.
In particolare, la mia proposta prevede a parità di livello e di anzianità, un incentivo economico pari al 10% del salario; di valutare, ai fini pensionistici dell’anzianità di servizio e degli avanzamenti professionali, ogni anno lavorativo svolto nelle aree interne come se fosse costituito da 18 mesi; di prevedere la disponibilità dell’alloggio di servizio e dell’ambulatorio gratuito per i medici anche in accordo con gli Enti Locali di riferimento.”

“A breve inizierà la stagione estiva e l’isola d’Elba sarà presa d’assalto dai turisti. La popolazione passerà da 32mila abitanti a oltre 320mila presenze. È imprescindibile garantire i minimi servizi sanitari ma se la situazione rimane quella attuale, l’ospedale dell’isola rimarrà sguarnito di medici specialisti fondamentali come il cardiologo, l’endocrinologo e il nefrologo.
Ad oggi l’Isola d’Elba è coperta da un cardiologo e da un nefrologo che sono in convenzione soltanto per poche ore settimanali. La Regione ha pubblicato dei bandi specifici per i medici disposti a lavorare nelle zone periferiche della Toscana, compresa l’Elba. Purtroppo i bandi per l’isola non prevedono l’arrivo a tempo indeterminato di un medico cardiologo, endocrinologo e nefrologo. E’ chiaro che la presenza di questi dottori sull’isola è fondamentale: nei pazienti più gravi può diventare addirittura una questione di vita o di morte.

FdI chiede intervento regionale per garantire medici specialisti all’Elba prima dell’estate

Abbiamo quindi depositato una interrogazione in Consiglio regionale per verificare la possibilità di estendere su più larga scala il modello degli incentivi per giovani medici disponibili a lavorare negli ospedali periferici e delle isole in modo da coprire, con nuovi contratti a tempo indeterminato, i servizi mancanti degli Ospedali, come quello dell’isola d’Elba. Chiediamo poi alla Giunta regionale di adoperarsi il prima possibile per garantire un cardiologo, un nefrologo e un endocrinologo nell’ospedale di Portoferraio” lo dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci e il coordinatore FdI dell’isola d’Elba Luigi Lanera.

“All’ospedale di Portoferraio – rileva Lanera – ho constato che molte camere sono promiscue, cioè donne e uomini condividono la medesima stanza. Mi auguro che la Regione e la Asl stiano facendo il possibile per superare questa situazione”.

la possibilità di estendere su più larga scala il modello degli incentivi per giovani medici disponibili a lavorare negli ospedali periferici e delle isole in modo da coprire, con nuovi contratti a tempo indeterminato, i servizi mancanti degli Ospedali, come quello dell’isola d’Elba. Chiediamo poi alla Giunta regionale di adoperarsi il prima possibile per garantire un cardiologo, un nefrologo e un endocrinologo nell’ospedale di Portoferraio” lo dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci e il coordinatore FdI dell’isola d’Elba Luigi Lanera.

“All’ospedale di Portoferraio – rileva Lanera – ho constato che molte camere sono promiscue, cioè donne e uomini condividono la medesima stanza. Mi auguro che la Regione e la Asl stiano facendo il possibile per superare questa situazione”.