Case popolari, FdI: La Regione Toscana ha deciso di ignorare il legame del cittadino con il territorio. Fratelli d’Italia darà battaglia sul valore della storicità della residenza.
Approvata, in Consiglio comunale a Pisa, la nostra mozione con 20 voti favorevoli e 6 contrari.
Pisa, 13/07/2021 – La nostra mozione, approvata con 20 (FDI-PNC LEGA e FI) voti favorevoli e 6 contrari (PD e Una città in Comune) nella seduta odierna del Consiglio Comunale, nasce immediatamente dopo la recente proposta di legge della Regione toscana che ha deciso di eliminare il requisito della storicità della residenza tra i requisiti per l’accesso agli alloggi popolari. Come Fratelli d’Italia stiamo portando avanti in modo unito e coerente, a partire dall’azione posta in essere dal consigliere Diego Petrucci a livello regionale, una battaglia manifestando da subito la nostra forte contrarietà a questa modifica, chiedendo alla Regione impegni precisi e chiari affinché si riconosca il forte valore della storicità della residenza ai fini dell’attribuzione di un punteggio premiale con riferimento all’assegnazione degli alloggi Erp” dichiara la Consigliera comunale di Pisa FdI-Pisa nel Cuore, Giulia Gambini.
Diversamente dalla volontà espressa della Regione toscana di ignorare il legame del cittadino con il territorio, Fratelli d’Italia ritiene che questo rappresenti un valore aggiunto che deve essere considerato positivamente e tutelato in termini premiali per l’accesso agli alloggi popolari –sottolineano Gambini ed il Consigliere regionale, Diego Petrucci– Devono essere riconosciute le aspettative maturate da chi ha deciso con fatica e sacrificio di vivere stabilmente in un determinato territorio, facendo parte del contesto socio economico, integrandosi, decidendo di scegliere per la propria famiglia un percorso attraverso i servizi socio educativi del territorio e andando a creare un legame con il territorio. Riteniamo che il legame con il territorio debba essere valorizzato, riconosciuto e non totalmente ignorato: si arriverebbe all’assurdo di vedere preferito chi prende la residenza magari il giorno prima rispetto a chi è residente da anni e nutre delle legittime aspettative di ricevere sostegno alle proprie esigenze abitative da parte dell’amministrazione riponendo nella stessa fiducia e affidamento legittimo.
La grave emergenza abitativa, confermata dai dati sugli sfratti per morosità incolpevole, aumentati anche in Toscana a causa della pandemia (si parla di oltre 24mila famiglie a rischio sfratto ed oltre 60mila famiglie che non sono in grado di far fronte al canone di locazione) ci preoccupa molto perché dimostra come siano insufficienti gli alloggi popolari e inadeguate le politiche portate avanti dalla Regione per rispondere al disagio abitativo di chi è già presente sul territorio. Il timore è che questa nuova disposizione normativa regionale faccia acuire i contrasti e faccia scoppiare una bomba sociale alla quale la Regione non saprà e potrà fare fronte lasciando soltanto sui comuni il peso e il dramma del disagio abitativo –fanno notare gli esponenti del partito di Giorgia Meloni- Siamo sicuri che la Regione abbia davvero la consapevolezza della gravità dell’emergenza abitativa?.
Come Fratelli d’Italia vogliamo che il Governo investa importanti risorse del Recovery plan sull’edilizia sociale e che porti avanti politiche abitative adeguate ed efficaci, siamo molto preoccupati perché di politiche di sostegno c’è poco o nulla. Siamo al fianco di chi decide di contribuire alla crescita del territorio lavorando, vivendo, pagando le tasse, mandando i propri figli a scuola, maturando delle aspettative meritevoli di tutela concreta- dicono Gambini e Petrucci.