La Regione destini alle imprese almeno il 70% delle risorse europee

Fondi europei, FdI: La Regione destini alle imprese almeno il 70% delle risorse europee, essenziali in questa fase di ripartenza economica.

La Regione Toscana riveda le linee strategiche relative alla programmazione europea 2021-2027, prevedendo di destinare in modo diretto alle imprese almeno il 70% delle risorse così da consentire loro di affrontare al meglio le grandi transizioni previste dall’economia circolare e dalla digitalizzazione. In questa fase di ripartenza economica le imprese toscane hanno l’assoluta necessità di sostegno e liquidità. E’ quanto chiede il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia con una proposta di risoluzione, di cui il Consigliere Alessandro Capecchi è il primo firmatario. Atto firmato anche dal capogruppo Francesco Torselli e dai consiglieri Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.

Non basta il 50% delle risorse come prevede il Governatore Giani. Noi di Fratelli d’Italia proponiamo di portare la percentuale almeno al 70% visto che nel periodo pre-pandemico era stato destinato alle imprese il 72% dei Fondi europei. Non si capisce, quindi, perché in una fase di ripartenza dopo l’emergenza Covid tali risorse debbano essere ridotte. Come evidenziano i dati Irpet, la Toscana ha perso 12 punti di Pil e si è allargata anche l’area di sofferenza dell’occupazione giovanile e femminile andando ad aumentare il divario tra le Regioni del Nord e la Toscana – sottolineano i consiglieri di FdI.

I provvedimenti anti-crisi adottati in Toscana dalla Giunta regionale, attestandosi sulla linea delle misure tracciate dal Governo nazionale, non hanno sanato le gravi situazioni di disagio di tante famiglie e aziende. Le pur cospicue risorse europee vengono disperse in un pulviscolo di iniziative spesso avulse da stringenti priorità. E’ necessario, perciò, procedere ad un riorientamento della destinazione di parte dei Fondi Comunitari, aprendo una nuova stagione di confronto con le forze economiche e chi produce per riprogrammare insieme la ripartenza. Potrebbe essere l’occasione per completare opere infrastrutturali essenziali, che hanno accumulato gravi ritardi nella realizzazione: l’Alta velocità ferroviaria, l’asse ferroviario Firenze-Pistoia-Montecatini-Lucca, il Corridoio tirrenico, la Darsena Europa nel porto di Livorno, i tre lotti mancati del tratto toscano della Due Mari E78 Fano Grosseto, il sistema aeroportuale Firenze/Pisa, la terza corsia dell’A11 e le opere connesse – ricordano i consiglieri del partito di Giorgia Meloni.