Sanità, Petrucci-Torselli (FdI): “La Regione ha un piano del fabbisogno del personale sanitario non corrispondente alla realtà. Siamo sotto organico del 50% degli infermieri.”
Incontro tra i consiglieri di Fratelli d’Italia ed i rappresentanti sindacali della sanità toscana. “La tanto decantata sanità toscana ha un rapporto infermieri/degenti pari a quello del Gabon!”
Firenze 26/01/2022 – “La Regione Toscana e le Asl non hanno mai calcolato realmente il personale di cui avrebbero bisogno a livello infermieristico e medico. Non è neppure stato definito uno standard di sicurezza. Lo standard di sicurezza sarebbe un rapporto infermiere/pazienti di 1 a 6/1 a 8 a seconda della tipologia di reparto. La realtà, come ci ha spiegato il rappresentante del Nursind, ci dice che il rapporto attuale è di 1 a 12, 1 a 16: capiamo, perciò, che siamo sotto organico, al netto della pandemia, del 50%, ovvero abbiamo attualmente in forza il 50% degli infermieri rispetto agli standard di sicurezza, il nostro livello è, in pratica, come quello del Gabon!” dichiarano i Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, ed il capogruppo, Francesco Torselli, che hanno avuto un incontro/confronto online con i sindacati della sanità regionale.
“Solleciteremo uno studio interno alla Regione per calcolare il reale fabbisogno degli infermieri e la dotazione del personale necessario per aderire agli standard di sicurezza. Porteremo questi temi nell’ambito della discussione degli Stati generali della Salute. si naviga sempre a vista. Il Presidente Giani e l’assessore Bezzinici ripetono che sono stati assunti recentemente 150 infermieri ma non dicono che ben 170 andranno in pensione a fine anno, quindi il gap sulle assunzioni rimane evidente visto che partivamo da gravi scoperture pre-pandemia. I nostri ospedali e pronto soccorso sono in sofferenza perché non c’è un piano B: il personale medico e infermieristico si sta contagiando ma non viene sostituito, e quando viene sostituito si vanno a scoprire altri servizi essenziali. La battaglia è contro il Covid ma rischiamo di perdere la guerra perché si sta lasciando indietro tutto il resto della Sanità, visite specialistiche e interventi chirurgici in primis” fanno notare Petrucci e Torselli.