Ex Santa Chiara. Fratelli d’Italia: “Deve ripartire il dibattito sul futuro dell’area. Serve un intervento pubblico per riqualificarla. Il progetto di David Chipperfield è superato. Rilanciamo l’idea di creare un polo congressuale.”
Pisa, 18 marzo 2022: “Cosa aspetta la AUOP Pisa a farci sapere quando saranno dismessi i servizi dall’ex Santa Chiara? Intanto noi andiamo avanti e riapriamo il dibattito sull’ex ospedale che non può più essere rimandato. L’area ha un pregio inestimabile trovandosi a due passi da Piazza dei Miracoli. Inoltre, la sua riqualificazione potrebbe funzionare da traino per una complessiva valorizzazione di tutta l’area attorno al sito Unesco. Ormai il progetto di David Chipperfield è superato, bisogna ripensare la destinazione d’uso delle strutture. Su una cosa, però, non transigiamo. Occorre un intervento pubblico, anche dalla Regione Toscana, per sostenere il recupero della zona. Una delle destinazioni d’uso potrebbe essere quella congressuale. Non pensiamo alle sale congressi che ospitano fino a 2mila persone, bensì ad un sistema congressuale diffuso in tutto l’ex Santa Chiara. Adesso attendiamo che anche le altre istituzioni intervengano in questo cruciale dibattito per la città”. E’ quanto dichiarato da Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia che questa mattina ha partecipato ad una conferenza stampa sul futuro dell’ex Santa Chiara assieme all’assessore del Comune di Pisa, Raffaele Latrofa, al capogruppo di FdI – Pisa Maurizio Nerini e alla dirigente del Dipartimento nazionale di sanità di FdI Antonella Scocca.
“E’ uno spazio con enormi potenzialità. Già nel 2017 avevamo proposto di trasformare l’area in sede di Ema. Rilanciamo l’idea che Pisa possa diventare una delle capitali europee del mondo congressuale” sottolinea Nerini.
“Da tempo è stata abbandonata l’idea dei congressi faraonici – spiega l’assessore Latrofa – c’è la tendenza a farli in luoghi in cui i congressisti possono anche svagarsi e scoprire bellezze naturali e storiche. In questo ragionamento l’ex Santa Chiara rientra a pieno titolo. Inoltre l’area si presta a questa attività perché facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: è a due passi dalla stazione ferroviaria Pisa-San Rossore”.
“Purtroppo viviamo in una sorta di limbo – chiosa Scocca – perché non sappiamo quando l’Azienda Sanitaria Universitaria di Pisa effettuerà il completo trasferimento dei reparti dall’ex Santa Chiara a Cisanello. Abbiamo chiesto un crono-programma ma non ci è mai stato dato. Per avviare una reale riqualificazione dell’area, occorre sapere quando sarà completato il trasferimento”.