Dai calcoli fatti sembrerebbe che i due terzi dei 700 milioni stanziati a livello nazionale per la montagna andrebbero alle province autonome di Trento e Bolzano!
I principi di ripartizione del fondo nazionale mettono all’angolo la montagna Toscana. Invito il Presidente Giani ad alzare la voce in Conferenza Stato-Regioni assumendo posizioni più radicali a difesa della nostra montagna.
Dai calcoli fatti dalle associazioni, sembra che i due terzi dei 700 milioni stanziati a livello nazionale per la montagna, per come sono stabiliti i parametri, andrebbero alle province autonome di Trento e Bolzano. Se è vero che si tratta di due territori patria dello sci, è anche vero che siamo di fronte ad una misura iniqua perché la montagna non è soltanto in Trentino Alto Adige. Inoltre nelle due province autonome vige un sistema fiscale fortemente agevolato e la fiscalità di quei territori contribuisce solo in parte alle casse nazionali.
Dunque, è oltremodo assurdo e ingiustificato che quando si incassa si tenga le risorse sul proprio territorio mentre per gli aiuti ci si rivolga al Governo nazionale. Devono pagare le tasse come tutte le altre regioni! Tra l’altro, in un quadro politico come quello attuale, non si capisce perché debbano ancora esistere regioni a statuto autonomo, con i conseguenti privilegi che ne conseguono.