Criticità nell’assistenza infermieristica, la politica deve tener conto dei dati reali

Sanità, Petrucci (FdI): “Criticità nell’assistenza infermieristica, la politica deve tener conto dei dati reali”.
“Perché i vertici sanitari ci riferiscono sempre di situazioni ottimali o nella norma mentre invece pazienti e dipendenti denunciano disservizi e un carico eccessivo di lavoro?”. Sopralluogo del Consigliere regionale, insieme a Gambini e Scocca, all’ospedale Cisanello e incontro con la dott.ssa Scateni Direttore U.O. Assistenza Infermieristica AOUP.

Pisa 07/10/2022 – Visita di una delegazione di Fratelli d’Italia all’ospedale Cisanello di Pisa. Il Consigliere Regionale Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, Antonella Scocca, Dirigente FdI nel Dipartimento Sanità Nazionale FdI e auditore in Commissione Sanità regionale, Giulia Gambini, Capogruppo FdI Consiglio Comunale di Pisa, hanno incontrato la dott.ssa Monica Scateni Direttore U.O. Assistenza Infermieristica AOUP e direttore del Dipartimento Professioni Infermieristiche ed Ostetriche AOUP.
“Come mai i vertici sanitari ci riferiscono sempre che non ci sono particolari criticità da segnalare e, comunque, di organici standard ottimali, mentre, invece, pazienti e dipendenti denunciano disservizi e un carico eccessivo di lavoro e forte stress, soprattutto per chi lavora al pronto soccorso? – chiede Petrucci– Probabilmente, un conto sono i freddi e crudi numeri e un altro le disponibilità reali quotidiane. Se ci sono reparti che scoppiano e non riescono a far fronte alle necessità dei pazienti bisogna mettere mano a questi problemi intervenendo sulle falle del sistema, quindi migliorando l’organizzazione e spendendo meglio le risorse a disposizione”.
“A Cisanello operano 2900 tra infermieri, operatori socio-sanitari e ostetriche, uno standard che potrebbe essere quasi ottimale per un policlinico come quello di Cisanello, ma al tempo stesso ogni giorno il 6-7% della pianta organica sono assenti per malattia, ferie, permessi, inabilità temporanea: tradotto, ogni giorno, ci sono almeno 200/250 infermieri in meno e questo, inevitabilmente, comporta carichi di lavoro eccessivi per chi è presente, ed un peggior servizio ai pazienti!”.