La Toscana ha bleffato sulle liste d’attesa. Bezzini risponda in aula altrimenti busseremo al governo

La delibera della Corte dei Conti sulla gestione delle liste d’attesa in Toscana certifica la disastrosa situazione della nostra sanità. Tramite il sistema delle preliste e delle liste bloccate la Regione ha palesemente bleffato ed è ricorsa ad un artificio numerico per apparire virtuosa. Ha di fatto sottostimato la domanda esaltando l’offerta, escludendo dalle richieste di prestazioni sanitarie coloro che decidevano di farle in altri luoghi perché la visita veniva fissata con un ritardo notevole e, addirittura, quelle che venivano rifiutate dal sistema per indisponibilità della prestazione. Questo non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti che lo ha scritto nero su bianco. Fa rabbia apprendere tutto ciò, perché i cittadini devono fare i conti quotidianamente con un sistema sanitario inefficiente e proprio la prenotazione di visite ed operazioni è uno dei punti carenti della nostra sanità.

Ci ritroviamo poi a denunciare che la Giunta Giani non è stata in grado di spendere i soldi arrivati dal Governo nazionale. Lo Stato, nel 2019, aveva destinato alla Regione Toscana 26 milioni di euro per superare le liste d’attesa, la Regione ne ha spesi solo 4. Eppure l’assessore Bezzini e il governatore Giani continuano a chiedere ulteriori risorse a Roma. Ma cosa se ne fanno di altri investimenti se non sono in grado di gestire quelli che già arrivano? Inoltre mentono sapendo di mentire, accusando il Governo Meloni di non investire a sufficienza in sanità. Infatti, l’esecutivo nazionale guidato da Fratelli d’Italia, a differenza dei precedenti, ha stanziato ulteriori risorse per il sistema sanitario, aumentando il fondo nazionale di 2 miliardi ogni anno.

È una situazione vergognosa della quale chiederemo una risposta immediata in Aula martedì prossimo all’assessore Bezzini. Un assessore che sembra vivere su un altro pianeta, visto che leggendo la relazione della Corte dei Conti è riuscito a dire che l’ente si è complimentato con il lavoro svolto dalla Regione. Se lo ha detto per difendere la sua poltrona, aspettiamo martedì per conoscere la vera risposta dell’assessore; altrimenti, se Bezzini non ha davvero compreso i rilievi della Corte dei Conti, siamo di fronte a un problema politico ben più grave. Se l’assessore non fosse capace di illustrarci la situazione e di spiegarci perché la Regione non sia stata in grado di spendere i fondi investiti dallo Stato, busseremo alla porta del Governo e del Ministro Schillaci.

Diego Petrucci