Sanità: Petrucci (Fdi), proposta Pd Toscana è demagogica ‘Governo Meloni è quello che ha investito di più su settore’
(ANSA) – FIRENZE, 07 LUG – ”Abbiamo appreso che il Pd toscano ha presentato una proposta di legge al Parlamento per aumentare la spesa sanitaria. La loro proposta è demagogica e vergognosa. Il governo Meloni è quello che ha investito più di tutti in sanità nella storia della Repubblica italiana, aumentando di 14 miliardi la spesa sanitaria rispetto all’epoca pre-Covid cioè al 2019”. Così Diego Petrucci, consigliere regionale di Fdi e componente della commissione sanità del Consiglio regionale, commenta, in una nota, la proposta di legge al Parlamento presentata ieri dal gruppo Pd.
Per Petrucci ”se qualcuno ha distrutto la sanità pubblica italiana e toscana è stata la sinistra e in particolar modo il Pd che ha iniziato una politica di tagli alla sanità più di 20 anni fa. E’ quindi pura demagogia quella che sta portando avanti il Pd toscano. Questa proposta di legge è inoltre vergognosa perché la sanità toscana è stata distrutta dalla pervasività della politica in quest’ambito”. Secondo Petrucci, continua la nota, ”è inoltre vergognoso che questa proposta arrivi dal Pd della Toscana, cioè la Regione che ha fatto maggior ricorso al payback in Italia mettendo così a repentaglio la tenuta delle aziende e l’attività sanitaria. Un uso improprio di uno strumento, appunto il payback, che dimostra la totale incapacità della sinistra di gestire le finanze della sanità toscana. Forse era meglio se il Pd toscano avesse presentato un atto per tutelare il personale sanitario vittima quotidianamente di violenze fisiche o verbali. Peccato che alla sinistra non interessi dell’incolumità di medici, infermieri e operatori, visto che il capogruppo Ceccarelli disse che la nostra proposta di garantire la presenza di guardie armate era un eccesso di militarizzazione e tutta la maggioranza la respinse. Fortunatamente – conclude Petrucci – le aziende sanitarie ci stanno dando ragione e stanno provvedendo autonomamente a mettere le guardie armate nei pronto soccorso”. (ANSA).